mercoledì 2 luglio 2014

Intervista ad Antonella del Lago

Antonella Del Lago, nome d’arte legato a Castiglione del Lago, dove si esibì le prime volte, ha film all’attivo con i più importanti registi ed attori e attrici di livello non solo nazionale; riguardo ai quali aggiunge aneddoti interessantissimi parlando della sua carriera, con grande naturalezza e simpatia, con grande facilità di eloquio e con grande arguzia.

Allora Antonella, parliamo della crisi del porno; è un fenomeno reale o di cui si parla più per clichè?

La crisi c’è ormai da un po’. Internet ha tagliato le gambe a tutti. Per dirti, conosco porno attori che girano solo gli spezzoni di filmato su commissione modello tube appunto. Ormai il film è diventato questo.

In America come Italia? C’è differenza tra lo stile Usa e il nostrano?

Negli Stati Uniti è tutto diverso: la pornografia è consentita, è legale. Ricordo gli studios di Los Angeles, ci sono immensi set solo per il genere. Non è solo, come sembrerebbe, una questione di soldi, è innanzitutto una questione di mentalità. Qui da noi si sta perdendo l’idea di FARE un film, come poteva essere un tempo; penso ai grandi registi, come Joe D’Amato, che ti faceva ripetere la battuta molte volte finché non gli andava bene. Alle attrici (io non mi considero una vera attrice) come Moana, che per poco non ho avuto la fortuna di conoscere.

Credi di riconoscere subito i gusti dell’uomo che hai di fronte? Intendo che tipo di uomo è, cosa gli piace etc?

Direi di si. Ho fatto tantissime serate, con migliaia di persone, e riuscivo a capire che avevo di fronte (io tra l’altro ho sempre preferito le serate e gli spettacoli che stare davanti alla cinepresa). Gli uomini hanno meno segreti. La donna è più un grande punto di domanda.

Insomma siamo degli adorabili bambinoni. Mi dicevi che ti sei fatta anche ritrarre con dei gessetti. Quindi ti piace il mondo artistico, anche quello del fumetto?

Mi sarebbe piaciuto molto creare un giornale che contenesse storie mie, anche illustrate e a fumetti. Non ho trovato un disegnatore che disegnasse come mi piaceva. A me piaceva più uno stile erotico, che lasciasse più spazio all’immaginazione, piuttosto che troppo esplicito come un film.

Pensi che la pornografia sia davvero solo di fruizione maschile?

Conosco ragazze che ne guardano senza problemi. Direi che è un po’ una leggenda che l’erotismo è per donne, il porno per uomini. Di certo i film di Rocco [Siffredi n.d.r.] sono solo per uomini.

Che intendi dire?

Ha un gusto molto violento, che rispetta poco la donna. Ci ho lavorato nel ’97 con una produzione italo-americana girata in Spagna, su pellicola, credo sia l’unico film a pellicola che ho girato. Mentre un vero gentiluomo è Nacho Vidal, con lui mi sono trovata molto bene.

Ci sono delle categorie che preferisci?

Il lesbo. In USA ho avuto la fortuna di incontrare Caroline Munro. Lei faceva delle scene meravigliose, molto belle, patinate, fatte davvero bene. E ne è nata una cosa molto piacevole e un rapporto di grande complicità. Per le altre categorie non ho preferenze particolari, il toys per esempio mi sembra piuttosto inutile. 

  da Il Corriere del Garda n° 28 - marzo 2013



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